Accensione dell'impianto di riscaldamento di casa: passaggi e al funzionamento

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L'accensione dell'impianto di riscaldamento di casa è un momento importante, soprattutto con l’arrivo dei primi freddi. Molte persone si chiedono quali siano i passaggi fondamentali da seguire per attivare termosifoni e caldaia in modo sicuro ed efficiente. Sapere come funziona e cosa controllare prima di accendere il riscaldamento permette di ottenere comfort senza sprechi e con la massima tranquillità.
 
Prima di procedere, è essenziale assicurarsi che la caldaia sia in buone condizioni e che l’impianto abbia ricevuto la dovuta manutenzione. Un impianto mantenuto correttamente non solo migliora le prestazioni, ma aiuta anche a ridurre consumi inutili e guasti improvvisi.
 
Primi passaggi per avviare l’impianto di riscaldamento
 
Quando si prepara l’impianto di riscaldamento per la stagione fredda, è essenziale seguire alcune fasi precise. Ogni passaggio aiuta a garantire sicurezza, funzionamento ottimale ed efficienza energetica.
 
Verifica dello stato dell’impianto
 
Prima di tutto, bisogna controllare lo stato generale dei termosifoni e delle tubature. È utile assicurarsi che non ci siano perdite d’acqua, segni di ruggine o incrostazioni evidenti.
 
Lo sfiato dei termosifoni è uno dei passaggi fondamentali. Accumuli d’aria possono ridurre il rendimento e portare a consumi maggiori. Per sfiatare, basta aprire la valvola di sfiato del termosifone con un’apposita chiavetta finché non fuoriesce solo acqua.
 
Controllare anche che i radiatori siano puliti e liberi da ostacoli. La polvere e gli oggetti posizionati davanti ai termosifoni limitano il passaggio del calore e rallentano il riscaldamento degli ambienti.
 
Infine, è buona abitudine verificare la pressione dell’acqua dell’impianto. Se risulta troppo bassa, va riportata ai valori raccomandati dal produttore, di solito tra 1 e 1,5 bar.
 
Controllo del termostato
 
Il termostato regola la temperatura ambiente e aiuta a evitare sprechi energetici. Prima di avviare l’impianto, si consiglia di impostare una temperatura di comfort, spesso intorno ai 19-20°C negli ambienti principali.
 
È utile verificare che il termostato funzioni correttamente e risponda ai comandi. In presenza di dispositivi programmabili, si possono impostare orari di accensione e spegnimento automatici per risparmiare energia durante le ore notturne o nei momenti di assenza da casa.
 
Controllare anche le batterie, se il modello del termostato ne fa uso. Una batteria scarica può impedire il corretto funzionamento dell’impianto e causare difficoltà nell’accensione del riscaldamento.
 
É consigliato infine, se disponibile, utilizzare la funzione antigelo nelle zone poco abitate della casa per proteggere i tubi dalle basse temperature.
 
Attivazione della caldaia
 
Prima dell’accensione, è importante sottoporre la caldaia a una manutenzione ordinaria. Si controlla che non ci siano allarmi o spie accese e che tutte le connessioni siano sicure. Per legge, la revisione periodica della caldaia è obbligatoria.
 
Se la caldaia è stata ferma per molti mesi, è utile accenderla per testarne il corretto avvio. Si raccomanda di tenere il riscaldamento acceso per qualche minuto a bassa temperatura e ascoltare eventuali rumori insoliti.
 
Verificare che non ci siano odori strani, che la fiamma sia stabile (se a gas) e che tutti i componenti funzionino senza interruzioni. In caso di anomalie, è meglio rivolgersi subito a un tecnico autorizzato.
 
Tenere d’occhio la pressione dell’acqua durante l’attivazione: un calo improvviso o una pressione troppo alta richiedono interventi per evitare problemi più gravi all’impianto.
 
Funzionamento dell’impianto di riscaldamento domestico
 
Un impianto di riscaldamento domestico opera attraverso vari componenti che generano, distribuiscono e controllano il calore in ogni ambiente. Ogni elemento ha un ruolo chiaro, dalla produzione della temperatura desiderata fino alla precisa regolazione degli orari di funzionamento.
 
Modalità di distribuzione del calore
 
Il calore viene prodotto da un generatore, come una caldaia o una pompa di calore, e poi trasportato da una rete di distribuzione. I sistemi più diffusi utilizzano acqua calda, che circola attraverso tubi collegati ai radiatori o ai pannelli radianti a pavimento.
 
Altri impianti possono usare aria calda, spinta tramite condotte e bocchette nei locali. Questo schema garantisce che il calore arrivi dove serve, minimizzando le dispersioni energetiche.
 
La scelta della modalità influisce sia sull’efficienza che sul comfort termico percepito dentro casa. Un sistema ben progettato distribuisce il calore in modo uniforme e riduce gli sprechi.
 
Regolazione della temperatura ambiente
 
Per mantenere un comfort stabile, l’impianto si affida a termostati e valvole termostatiche. Questi dispositivi rilevano la temperatura interna e attivano il generatore o modulano il flusso del calore secondo le impostazioni desiderate.
 
Le valvole termostatiche installate sui radiatori permettono un controllo stanza per stanza, gestendo la quantità di acqua calda in base ai bisogni. Questo riduce i consumi energetici nelle aree della casa non utilizzate.
 
Il termostato centrale controlla invece la temperatura dell’intera abitazione, avviando o fermando la caldaia in base al valore impostato. Ciò assicura che la casa resti confortevole senza sprechi di energia.
 
Uso dei cronotermostati
 
Il cronotermostato combina la funzione del termostato classico con la possibilità di programmare orari di accensione e spegnimento dell’impianto. Si possono così impostare fasce orarie diverse per ogni giorno della settimana.
 
Questa gestione oraria permette di adattare il funzionamento dell’impianto agli orari di presenza in casa, assicurando calore solo quando serve. Ad esempio, si può programmare il riscaldamento per attivarsi poco prima del rientro serale.
 
Alcuni modelli moderni offrono la possibilità di controllo remoto tramite smartphone o integrazione con sistemi di domotica, migliorando ulteriormente praticità ed efficienza.
 
Manutenzione e sicurezza nell’accensione del riscaldamento
 
Per garantire prestazioni ottimali e ridurre i rischi, è fondamentale dedicare attenzione sia alla pulizia dei radiatori sia al controllo corretto della pressione dell’acqua. Due passaggi pratici, ma spesso sottovalutati, aiutano a prevenire guasti e migliorare il comfort in casa.
 
Pulizia dei radiatori
 
La polvere che si accumula tra le alette dei radiatori può limitare in modo significativo la diffusione del calore nelle stanze. È consigliabile utilizzare una spazzola sottile o un panno umido per rimuovere lo sporco visibile, facendo attenzione a non danneggiare le superfici.
 
Per una pulizia più efficace, molte persone utilizzano anche l’aspirapolvere con un beccuccio stretto. Si può procedere con questi semplici passi:
Spegnere il riscaldamento e lasciare raffreddare i radiatori.
Pulire tra le colonne e nella parte posteriore con attenzione.
Passare un panno asciutto per eliminare l’umidità residua.
 
La pulizia periodica può migliorare l’efficienza energetica e ridurre i consumi. In caso di forti incrostazioni, è meglio rivolgersi a un tecnico specializzato.
 
Controllo della pressione dell’acqua
 
La giusta pressione dell’acqua è fondamentale per un funzionamento sicuro ed efficiente dell’impianto. La pressione ideale, solitamente indicata dal costruttore, si trova tra 1 e 2 bar. È bene controllarla sul manometro della caldaia prima di accendere il riscaldamento.
 
Se la pressione fosse troppo bassa, il sistema potrebbe non riscaldare correttamente gli ambienti. Se è troppo alta, possono verificarsi perdite o danni ai componenti. In caso di necessità, si può aggiungere acqua tramite la valvola di carico o scaricare l’eccesso tramite la valvola di sfiato.
 
Queste operazioni devono essere svolte a impianto spento e con attenzione per evitare bruschi cambi di pressione. Se il problema persiste, è consigliato chiedere l’intervento di un tecnico qualificato. Una gestione attenta riduce i blocchi e prolunga la vita dell’impianto.
 
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